venerdì 30 marzo 2007

L'insostenibile leggerezza dell'ignoranza

"Gentili Due Lati del Triangolo,
io sono quello che i professori al liceo hanno sempre definito "migliore della classe", io sono quello che stravinceva i Certamen sbadigliando per la loro facilità, sono quello che l'anno scorso si è guadagnato una menzione come miglior laureato d'Italia, quello che la mattina viene svegliato per presiedere giurie letterarie e la sera si addormenta leggendo l'Ulisse di Joyce in armeno. Eppure questa mia spropositata cultura - incredibile dictu - mi provoca dei problemi. Scrivo a voi più per sfogo che per reale speranza che mi siate d'aiuto. Al mio cospetto anche voi siete una manica di ignoranti, e non solo perché ignorate. In ogni caso, a me in passato è capitato di pensare che la serie di Superman fosse una versione cinematografica del pensiero di Nietzsche. Quanti vili insulti ho subito per questo! E quando mi hanno parlato del Tocqueville? Pensavo si riferissero ad Alexis, grande intellettuale liberale e autore de La democrazia in America, non ad una discoteca per figli di papà. La mia vita è costellata da questo genere di eventi. E' grave? E' così sconveniente esprimersi attraverso zeugma? Come posso fare?"
Lettera firmata

Caro Lettera firmata, lasciatelo dire: tu non hai capito niente dalla vita. Hai la fortuna di poterti spacciare per intellettuale e cosa fai? Non consumi cocaina, non hai la cirrosi per alcolismo, non frequenti belle donne e sei noioso nell'espressione. Ti mangeranno tutti in testa se continui così! Prendi ad esempio Andrea G. Pinketts, scrittore ormai di fama televisiva. La cultura non gli manca ma per sfondare ha aggiunto una G. tra il nome ed il cognome. La G sta per Genius. Roba da terza elementare, roba che scotta, roba che ti trasforma nell'ospite d'onore in ogni occasione. Inoltre lo si può incontrare ad ogni ora del giorno con l'immancabile birra al White Bear di via Monti, allo Smooth in Buonarroti, al Bar Magenta (segnati bene questi nomi). Segui quel modello (o altri più giovanili, per esempio questo) e vedrai quanto gli ignoranti riescono a farti grande anche se non te lo meriti. Infine capirai di essere un vero intellettuale contemporaneo quando finalmente il tuo nome comparirà in qualche inchiesta di Mister Woodcock.

lunedì 19 marzo 2007

Apologia della gaffe

I gaffeurs fanno parte di una distinta corrente artistica, perchè nolenti riescono a sintetizzare in modo sublime l'offesa di chi subisce la gaffe e l'ilarità degli altri che ascoltano. Ed è molto bello che ognuno, presto o tardi, ci finisca dentro. D'altra parte nessun evento sociale è degno di essere ricordato se non ha dato lo spunto per nuove gaffes. La categoria più a rischio è quella dei ruffiani che nel goffo tentativo di ottenere l'altrui benevolenza scivolano in incredibili figure barbine. Tra questi, i più clamorosi sono i corteggiatori che con ogni probabilità rovineranno involontariamente tutto quanto faticosamente costruito per conquistare la femmina desiderata, generalmente attraverso un'inopportuna generalizzazione ("Ho un collega d'ufficio che si impegna molto ma purtroppo è veramente stupido..infatti è di Bergamo!" , "Ah, sì? Anche i miei genitori sono bergamaschi."). L'imbarazzo a questo punto spadroneggia e, nonostante venga spesso sconsigliato, si può sempre abbozzare un sorriso e cercare di riparare con simulata leggerezza ("Ah...ehm...ma io intendevo Bergamo Alta"). Qui si arriva al bivio e, a seconda della risposta di lei, o la si fa franca per pura fortuna o si entra di diritto nell'empireo dei gaffeurs grazie ad un magnifico filotto ("Buono a sapersi..anche i miei genitori sono entrambi di Bergamo Alta. Da cinque generazioni."). Ormai la frittata è fatta e molti getterebbero la spugna, ma chi possiede davvero faccia tosta è in grado di effettuare l'ultimo, ridicolo, improbabile colpo di coda ("Eh?Cosa?Ah, ho capito... no guarda, ci siamo capiti male.. io parlavo di Pergamo, in Turchia"). L'insolenza diventa così evidente da meritare uno schiaffo stampato sulla faccia, il più alto riconoscimento che una vera gaffe possa ricevere. In sostanza, se volete che il vostro prossimo aperitivo/cena/festa rientri negli annali, coinvolgete anche qualcuno già dal volto tumefatto. Se va bene, questo soffrirà fisicamente, un altro (magari proprio voi) nell'animo e guadagnerete la riconoscenza dei rimanenti che se la rideranno a strippapelle.

martedì 13 marzo 2007

Vota Rocco


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