martedì 30 gennaio 2007

Gli Anni '80 - Il decennio oscuro

A quelli della mia generazione sarà capitato più di una volta di finire una serata ubriachi a parlare dei magici anni ottanta, a rievocare con nostalgia la musica, i telefilm, i calciatori e le sigle dei cartoni. A volte ciò accade senza nemmeno avere bevuto: in questo caso di solito ci si trova a una festa noiosissima. Certo, la facile complicità che si crea con chi condivide questi ricordi costituisce un confortevole angolino per smaltire qualche rum e cola. Ma anziché cedere alla facile tentazione di seguire la corrente, la prossima volta che sentite discorsi simili prendete una posizione differente e affermate con alterigia che gli anni ottanta di luccicoso ebbero ben poco. I vostri compagni di salotto probabilmente crederanno di aver capito male. Qualcuno vi chiederà di ripetere. Non esitate a ribadire che per gli anni tra il 1980 e il 1989 si potrebbe parlare di medioevo del dopo-guerra, un periodo nerissimo che comincia con l'omicidio Mattarella e si conclude con il crollo del Muro.
A questo punto vi verrà snocciolata una lista di cose che hanno reso la nostra infanzia plasticosa e colorata. A cominciare appunto dal vintage musicale: sono gli anni del New Romantic e del Pop, di Duran Duran, Police e U2, del Boss, di Madonna, Michael Jackson, Guns 'n' Roses, dei debutti di Red Hot e R.E.M. e Beastie Boys; in Italia ci sono Bennato, Zucchero e Litfiba. E basta così ché non è mio intento redigere una lista esaustiva. Ok, potete rispondere voi, la buona musica per fortuna non ha mai smesso di essere prodotta, ma gli anni '80 hanno anche sfornato un numero imbarazzante di meteore varie (Righeira, Europe) e personaggi più o meno scabrosi che imperversarono per qualche anno (Sandy Marton, Sabrina Salerno). E se è vero che Gioca Jouer qualche ricordo felice lo riserva per tutti il punto è che gli anni '80 vincono a mani basse qualunque concorso delle peggiori canzoni mai sentite. Certo, eravamo bambini, i genitori ci mettevano le camicie di flanella a scacchi e il Milan era in B. Come non ricordare tutto ciò con un sorriso? Ci si divertiva con Commodore 64 e più tardi Ms-Dos. L'A-Team e McGyver erano proprio fighi ed erano gli anni di Spielberg, di George Lucas, dei Goonies, di Ritorno al Futuro e del Drive In. E di Colpo Grosso ovviamente. Ma questo valido intrattenimento aveva purtroppo un secondo fine. Era il modo per farci chiudere occhi e orecchie davanti a un decennio buio, per non farci pensare, per farci sentire al sicuro... Basti pensare che il 1980 da solo vide le stragi di Ustica e Bologna e il terremoto in Irpinia, con annesso Irpiniagate. E' nel 1980 che la Mediaset crea Canale 5, avviando quell'onda che ci regalò perle come Bim Bum Bam e Kiss Me Licia con Cristina D'Avena, che lanciò i vari Jerry Calà e Gigi e Andrea e pose le basi per i film dei Vanzina. I Paninari... Ma come si può parlare bene di un periodo in cui qualcuno avrebbe potuto dire "scamomillati gonzo che ci sono due sgalle da sfrego" senza essere picchiato?
Era bello tornare da scuola e vedere i cartoni di Ken Shiro, ma in retrospettiva avrei preferito sapere qualcosina della P2, del terrorismo rosso e nero, di piazza Tiananmen e dell'inflazione al 23%, mentre purtroppo tra quelli della mia generazione quando parli di Dalla Chiesa molti pensano a Rita...

3 commenti:

curculione ha detto...

E' un mio grande rammarico essere stato minorenne negli anni dell'edonismo sfrenato

Ceuazul ha detto...

Ho sempre sospettato che dietro alla nostalgica lacrimuccia si celassero i libertini desideri di un debosciato...

Anonimo ha detto...

condensando in un unico commento le riflessioni riguardo questo ed il post precedente. dalla somma dei due non posso che pensare ai pantaloni vita alta, un concetto di abbigliamento che si colloca tra il vintage ed il negativo degli anni 80... perchè ricordiamocelo, non era tutto oro quello che luccicava, e non erano tutte veneri quelle che portavano i pantaloni a sigaretta a vita alta...